Seiten

Dienstag, 5. Oktober 2010

Incontro a Berlino - Mercoledì 5 ottobre 20110

Ministro Prof. Dr. Maria Böhmer con il Cav. Dott. Giuseppe Scigliano
 
Mercoledì 5 ottobre,dalle ore 11,30 alle ore 16,00, si è tenuta a Berlino, una riunione chiamata in vita dal Ministro Prof. Dr. Maria Böhmer a cui hanno partecipato, oltre al suo team, 26 rappresentanti delle collettività straniere residenti in Germania (vedi elenco allegato). Per gli italiani è stato invitato ed ha preso parte alla riunione il Dott. G. Scigliano in qualità di rappresentante dell’Intercomites Germania.
Dopo il saluto del Ministro che ha informato i presenti del suo viaggio in Canada (ha riferito di aver avuto un’ottima impressione per quanto riguarda l’aspetto dell’integrazione in loco. Lì esiste la cultura del BENVENUTO: gli stranieri che hanno il permesso di soggiorno vengono presi all’aeroporto e salutati con molta accoglienza. Ad attenderli sono l’accesso alle scuole, ai servizi ed a tutto quanto occorre per una buona integrazione. Il Ministro ha fatto altresì notare che anche lì ci sono ancora punti negativi. Uno di questi per esempio è il riconoscimento dei titoli conseguiti in altre nazioni. Spesso si assiste al fenomeno del tassista laureato). Il Ministro si è poi soffermato sul discorso tenuto il 3 ottobre dal Presidente della Repubblica Christian Wulff, che ha preso molto in considerazione l’islam (Tutti i presenti ne
hanno condiviso i contenuti ed hanno pregato il Ministro di farsi portavoce, nei confronti del Presidente, per ringraziarlo per questa sua apertura nei confronti di altre culture e religioni - È importante che questo tema arrivi fuori, tra la gente, proprio attraverso il Presidente e la Cancelliera - ). In chiusura del suo discorso, il Ministro ha informato i presenti che l’Integrationsplan si trasformerà in Aktionplan (Piano d’azione). Naturalmente ci saranno fondi messi a disposizione dal Governo e gli auto impegni delle varie componenti (Regioni, Comuni ed organizzazioni della società civile).
Il Ministro ha ceduto quindi la parola ai presenti i quali quasi tutti hanno mostrato, nei loro interventi, contrarietà e sdegno per le affermazioni che T. Saracin ha esternato nel suo ultimo libro (come tutti sanno, questo libro ha suscitato in Germania un grande baccano dividendo l’opinione pubblica in pro e contra).
Scigliano nel suo intervento ha fatto un’analisi sintetica di tutti questi anni. Ha riferito con parole chiare che se si osservano le statistiche, si evince che il 12,4% dei disoccupati ha un passato migratorio mentre per i cittadini tedeschi la percentuale è del 6,5%. Ho fatto notare altresì che il 13,35 dei ragazzi con passato migratorio interrompe la scuola senza avere quindi nessuna possibilità nel mondo del lavoro. Altrettante negative le statistiche riguardanti il resto dei bambini se messi a confronto dei loro coetanei tedeschi, per quanto riguarda il tipo di scuole che frequentano. Ha fatto risalire il motivo di questo insuccesso alla mancata realizzazione di quanto tutti si erano prefissi nel piano d’integrazione. Ha evidenziato che spesso, troppo spesso sono stati realizzati costosissimi progetti d’elite, conferenze, seminari, volantini, manifesti, studi, ricerche, premi e tanto altro ancora che perlopiù hanno sensibilizzato solo chi ha gestito gli interventi. Alla base, non è arrivato proprio nulla, si è solo parlato di loro senza influire sul loro destino. Troppo poco è stato fatto a livello legislativo per cambiare la situazione in particolar modo negli asili e nelle scuole. La gente non può auto integrarsi, servono principalmente leggi adeguate. Scigliano ha fatto notare ancora che i corsi di lingua naturalmente sono utili ma non bastano per una buona integrazione. Spesso è solo un alibi per tutti ( i turchi che arrivano in Germania con un diploma del liceo conseguito in Turchia, si vedono riconosciuto solo la Haptschule). Altro punto messo in evidenza da Scigliano nel suo intervento, è stato quello delle spese che sempre più spesso il Governo fa cadere sulle Regioni e principalmente sui Comuni. Questi ultimi soprattutto, sono costretti per questioni di bilancio a tagliare proprio sui servizi che servono a facilitare l’integrazione. Anche questo termine in futuro dovrebbe essere sostituito con il termine inclusione. Questo renderebbe ancora più evidente la problematica.
Durante il suo intervento Scigliano ha posto l’accento sulla negativa visione che i rappresentanti del mondo mediatico hanno nei confronti dell’integrazione degli stranieri. Questo è emerso in modo evidente durante la tavola rotonda organizzata tempo fa ad Hannover dal Ministro di origine turca Aygül Özkan.
Egli ha messo in risalto anche l’utilità del programma di questo Governo in materia d’integrazione . Il giudizio è pur sempre positivo, specialmente se si raffronta con quello portato avanti da Francia ed Italia. Al termine del suo intervento ha auspicato che in futuro ci sia sempre più presa di coscienza da parte di tutti affinché vengano evitati i presupposti per la nascita di una società parallela. Questo sarebbe un grave errore, specialmente tenendo conto che in Germania, su ottantadue milioni di abitanti, vivono circa 16 milioni di cittadini con passato migratorio.
In chiusura della riunione, da parte dello staff del Ministro, è stato riferito sul quarto forum per l’integrazione che si terrà a Berlino il 3 novembre di quest’anno.
- Sarà simile nella struttura degli altri tre precedenti
- Parteciperanno oltre alla Cancelliera, alcuni Ministri, alcuni Presidenti di regioni, alcuni Sindaci, alcuni rappresentanti del mondo imprenditoriale così come pure delle maggiori organizzazioni delle varie etnie presenti in Germania, Etc.
- Tra i punti trattati ci saranno anche: l’istruzione, la lingua, integrazione in loco, prevenzione, mercato del lavoro e naturalmente il PIANO D’AZIONE.
- Il Piano d’azione partirà dal piano dell’integrazione esistente, anzi quest’ultimo ne sarà la premessa.
Saranno chiamati in vita da molti ministeri i forum per il dialogo.
Si dovranno rafforzare gli auto impegni.
Si metterà al centro dell’attenzione anche lo status di “cittadino con passato migratorio” in rapporto con i posti di lavoro nel settore terziario, specialmente quello impiegatizio con lo Stato, le Regioni ed i Comuni.
La stesura del piano d’azione dovrà essere terminato entro il prossimo anno.

Keine Kommentare:

Kommentar veröffentlichen